Shakespeare precursore dell’entertainment hollywoodiano

Un libro tira l'altro



Il teatro elisabettiano rappresenta un prototipo dell’entertainment di massa hollywoodiano e William Shakespeare, con 86 candidature per 26 film ispirati ai suoi drammi, si può considerare la figura più titolata di tutta la storia degli Oscar - commenta Arturo Cattaneo, autore con Gianluca Fumagalli del libro “Shakespeare in Hollywood” (Einaudi, 310 p., € 30,00).   RECENSIONI“Le canzoni che mi insegnava mia madre. Autobiografia” di Marlon Brando con Robert Lindsey(La Nave di Teseo, 400 p., € 20,00)“Re Lear a Manhattan. Capitalismo, satira e tragedia in Succession” di Gianluigi Rossini(Edizioni estemporanee , 108 p., € 14,00)“Giulio Cesare nella traduzione di Eugenio Montale” di William Shakespeare(Interlinea, 212 p., € 18,00)“Un teatro necessario. Le prime stagioni del Piccolo e una selezione di scritti giovanili” di Giorgio Strehler(Il Saggiatore, 168 p., € 18,00)“Olivetti. Storie da una collezione” di Alessandro Santero e Sergio Polano(Ronzani, 336 p., € 50,00)“Ripartire da qui. Da Barbiana a Gorizia, da Ivrea a Cinisi: dov’è finita l’Italia migliore?” a cura di Gabriele Dadati e Giovanni Battista Menzani(Low, 184 p., € 16,00)IL CONFETTINO“101 dalmata” di Dodie Smith(Camelozampa, 288 p., € 16,90)