Inquietudine e spaesamento nell’opera di Kafka

Un libro tira l'altro



“Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?” scriveva Kafka in una lettera. Non dobbiamo leggere dei libri per intrattenerci o per passare il tempo. Il libro ci deve portare in un posto dove proviamo un disagio che fa breccia nella nostra corazza e ci permette di accedere alla nostra interiorità - commenta Mauro Covacich, che in occasione del centenario della scomparsa di Franz Kafka dedica allo scrittore praghese e alle sue opere il libro “Kafka” (La Nave di Teseo, 144  p., € 16,00).  RECENSIONI“Kafka. I primi anni” di Reiner Stach(Il Saggiatore, 704 p., € 45,00)“Kafka. Gli anni delle decisioni” di Reiner Stach(Il Saggiatore, 760 p., € 45,00)“Kafka. Gli anni della consapevolezza” di Reiner Stach(Il Saggiatore, 800 p., € 46,00)“La metamorfosi” di Franz Kafka(Marsilio, 176 p., € 15,00)“Kafka. Una battaglia per l’esistenza” di Klaus Wagenbach(Il Saggiatore, 264 p., € 18,00)“Praga, poesia che scompare” di Milan Kundera(Adelphi, 102 p., € 12,00)“La libreria degli indecisi” di Giorgio Zanchini(Mondadori, 156 p., € 18,00)IL CONFETTINO“A tutto Kafka” di Nicholas Mahler(Edizioni Clichy, 128 p., € 25,00)