Benedetti dal Pnrr. Viaggio nel paese fantasma di Castelnuovo d'Avane - di Alessandra Schepisi

Reportage



Castelnuovo d'Avane, frazione di Cavriglia, provincia di Arezzo è oggi un paese fantasma: case diroccate, tetti sfondati, calcinacci, tutto è silenzio e abbandono. Il piccolo borgo medioevale del Valdarno venne abbandonato dai suoi abitanti a fine anni ‘70 per via delle escavazioni di lignite che provocarono frane e crolli degli edifici. Un passato doloroso segnato anche da un eccidio nazista, il quarto in ordine di importanza in Italia. Castelnuovo d’Avane però si appresta a vivere una seconda vita: è infatti uno dei 21 progetti pilota premiati dalla linea A del Piano Nazionale Borghi del Pnrr che ha stanziato 420 milioni di euro per i borghi abbandonati o a rischio abbandono, 20 milioni per ciascuno dei 21 borghi individuati. Il piano è partito ufficialmente nel marzo del 2022 e i progetti dovranno essere completati entro il termine tassativo del 30 giugno 2026, siamo a metà del percorso. Castelnuovo d’Avane sembra essere sulla buona strada. Un piano finito però anche al centro di molte polemiche: secondo molti la scelta dei borghi sarebbe stata poco trasparente, il piano, ribattezzato la “lotteria dei borghi” privo di visione strategica e troppe le risorse concentrate su un singolo borgo. Tra le scelte più contestate quella di Elva in provincia di Cuneo: 88 anime, un’altitudine di 1600 metri, dove dovrebbero essere realizzate tre sedi universitarie.