3526 Eppur si muove - da Galileo al PdL 2316 sulla intelligenza artificiale

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da https://www.civile.it/internet/visual.php?num=99586Reazioni all'invenzione del cannocchiale: argomenti pro e contro con fonti Argomenti a favore del cannocchialeProva empirica diretta: I sostenitori valorizzavano l'osservazione diretta come metodo per acquisire conoscenza.Fonte: Nel "Sidereus Nuncius" (1610), Galileo documenta: "Ho osservato le stelle fisse e i pianeti con incredibile meraviglia [...] tutte le controversie che per tanti secoli hanno tormentato i filosofi sono risolte dalla certezza della vista."Verifica del sistema copernicano: Le osservazioni delle fasi di Venere e dei satelliti di Giove fornivano prove convincenti.Fonte: Nella lettera di Kepler "Dissertatio cum Nuncio Sidereo" (1610), l'astronomo tedesco scrive: "Questi nuovi corpi celesti confermano ciò che i calcoli matematici avevano già suggerito."Innovazione metodologica: Rappresentava un nuovo approccio alla conoscenza scientifica.Fonte: Nel "Saggiatore" (1623), Galileo afferma: "La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri nè quali è scritto."Utilità pratica: Aveva applicazioni militari e navali immediate.Fonte: Nel 1609, il Senato veneziano raddoppiò lo stipendio di Galileo dopo una dimostrazione del cannocchiale, riconoscendone il valore per avvistare flotte nemiche, come riportato nei documenti ufficiali della Repubblica di Venezia.Argomenti contro il cannocchialeInaffidabilità dello strumento: Gli oppositori sostenevano che producesse illusioni ottiche.Fonte: Ludovico delle Colombe nel "Contro Il Moto della Terra" (1611) scrisse: "Questi tubi con vetri possono facilmente ingannare, mostrando cose che non esistono o alterandone la vera natura."Contraddizione con l'autorità classica: Le osservazioni minavano la cosmologia aristotelica.Fonte: Cesare Cremonini, professore a Padova e contemporaneo di Galileo, si rifiutò di guardare attraverso il cannocchiale dichiarando: "Non voglio che il cielo di Aristotele venga demolito da questi vetri," come riportato da Paolo Gualdo in una lettera del 1611.Incompatibilità con le Scritture: Sembrava contraddire l'interpretazione letterale della Bibbia.Fonte: Il cardinale Roberto Bellarmino, nella lettera a Paolo Antonio Foscarini (1615): "Interpretare le Scritture contrariamente al consenso unanime dei Padri della Chiesa è espressamente proibito dal Concilio di Trento."Imperfezione dei cieli: Le osservazioni delle macchie solari e dei crateri lunari contraddicevano la perfezione attribuita ai corpi celesti.Fonte: Christoph Scheiner, nel suo "Tres Epistolae de Maculis Solaribus" (1612), inizialmente sostenne che le macchie solari fossero satelliti che orbitavano attorno al sole, piuttosto che imperfezioni sulla sua superficie.Confutazione dell'esperienza sensoriale comune: Contraddiceva ciò che era visibile a occhio nudo.Fonte: Francesco Sizzi nel suo "Dianoia astronomica" (1611) argomentò: "I pianeti aggiuntivi sono invisibili a occhio nudo, quindi non possono influenzare gli eventi terrestri e sono irrilevanti, se non addirittura illusori."Fonti primarie aggiuntiveDialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632) di Galileo Galilei: articola il dibattito tra sistema tolemaico e copernicano alla luce delle osservazioni telescopiche.Lettere sulle macchie solari (1613) di Galileo: documentano la controversia con Scheiner sulle macchie solari e la loro interpretazione.Atti del processo a Galileo (1633): mostrano come le osservazioni telescopiche e le loro interpretazioni furono centrali nelle accuse di eresia.Almagestum Novum (1651) di Giovanni Battista Riccioli: pur essendo anti-copernicano, accetta molte osservazioni telescopiche ma le interpreta nel contesto del sistema tychonico.La controversia sul cannocchiale rappresenta un momento cruciale nella storia della scienza in cui si scontrarono metodi empirici emergenti e tradizioni filosofiche consolidate, illustrando la complessa interazione tra osservazione, autorità e interpretazione nella costruzione della conoscenza scientifica.